Articoletto

Domenica 15 ottobre, presso la sala S. Carlo di Mariano C.se,si è conclusa la programmazione degli incontri per la cittadinanza indetta da Asvap 6.

Possiamo affermare che è stata un’ottima conclusione, un buon finale. Il gruppo teatrale Apnea Cerebrale, ha presentato lo spettacolo: “Non vedo l’ora di vederti alzare da quel divano” . regia di Giacomo Puzzo – musiche dal vivo Desmunda.

Il gruppo vede la presenza di utenti e di cittadini. Ciò che si è notato e da subito costatato, è l’ottima collaborazione e accettazione delle varie diversità. Collaborazione, integrazione, o come lo si voglia chiamare, auspicata da sempre. La psichiatria, i volontari lavorano per agevolare adeguati inserimenti sociali. Un’integrazione fra coloro che soffrono di disagio psichico e coloro che, normalmente, ci definiamo” così detti normali”.

La linea di demarcazione, fra i due ,è spesso fragile o in bilico.

La rappresentazione, accompagnata dalla musica, è stata molto bella, complessa, impegnativa e interessante. Le tematiche, scelte dagli utenti, vengono decise, scelte ed elaborate con l’aiuto del regista Giacomo Puzzo. Giacomo, che da anni segue il gruppo, ha il compito di accogliere le parole, i sentimenti e le fatiche dei pazienti e dare loro una voce che li rappresenti, li raffiguri.

Con l’aiuto dei cittadini, inseriti al gruppo, hanno affrontato problematiche reali, attuali fra cui: le difficoltà di comunicazione familiare, le dipendenze: ludopatia e droga, senza tralasciare un argomento, seppur ostico ,come la prostituzione e l’ incesto. Dopo questo cammino per e con la cittadinanza presente, mi sento di affermare che il titolo è stato più che mai azzeccato.

Grazie a tutti i partecipanti come uditori e come protagonisti, non per ultimo un grazie al prevosto don Luigi, della parrocchia S. Stefano di Mariano C.se . Un grazie per la sua costante collaborazione e attenzione verso questa problematica.

Il tema della seconda serata del ciclo di incontri sul disagio psichico “Per uno sguardo consapevole”, di cui allego alcune foto, era sul momento di passaggio più o meno burrascoso tra funzionamento psichico infantile e adulto che è l’adolescenza.

In estrema sintesi dice il Dott. Borgatti:

“La sofferenza che viene riscontrata tra i giovani, soprattutto in età adolescenziale che va tra i 12 e i 18 anni, sta crescendo con dati preoccupanti e si manifesta in varie forme che sono ad esempio i disturbi alimentari, i tentativi suicidari, break down psicotici cioè incapacità di leggere la realtà perché disturbati da pensieri che li travolgono e non riescono ad avere più il controllo. Questi sono i disturbi che arrivano in ospedale ma il disagio è molto diffuso e coinvolge molti ragazzi magari non nelle forme più gravi come quelle citate ma è decisamente preoccupante.

Il distanziamento sociale che è avvenuto durante il lockdown per l’adolescente è significato l’interruzione del processo evolutivo e di crescita che richiede di uscire dalla propria famiglia confrontarsi con i coetanei e vivere la socialità. Quindi l’interruzione di tutta questa esperienza ha voluto dire per loro una interruzione di un processo che naturalmente li porta a crescere e a maturare.

Pertanto l’isolamento sociale ha gravato tantissimo nel mondo adolescenziale. Infatti ci si sente molto soli quando non c’è la possibilità di confrontarsi e la famiglia nel caso degli adolescenti non è sufficiente perché ci sono altre figure adulte con valore di riferimento e con ruoli educativi come ad esempio le esperienze sportive o le socialità provenienti dall’associazionismo che per i ragazzi erano importanti per il confronto con i coetanei e con altre figure adulte diverse dalla famiglia.”

Approfitto per ricordare l’ultimo dei 3 appuntamenti che è per venerdì 7 ottobre alle 20,30 sempre presso la sala teatro del Collegio Cardinal Ferrari di Cantù ed il tema della serata verterà su “Auto Mutuo Aiuto” con l’intervento dei volontari del Progetto Itaca di Milano.

Ringrazio per l’attenzione e porgo i miei più cordiali saluti.

3 SERATA:

Venerdì 6 ottobre a Cantù, presso l’Istituto Scolastico Paritario Cardinal Ferrari si è tenuta la 3° serata formativa e informativa per la cittadinanza sul disagio psichico. Serata sull’ Auto Mutuo Aiuto.

La relatrice, Elena navone Paganelli, appartenente al progetto Itaca di Milano, ci ha introdotto al tipo di formazione che i famigliari seguono prima di divenire facilitatori o conduttori di gruppi Auto Mutuo Aiuti. Una preparazione che permette loro di apprendere non solo le conoscenze sul disagio psichico, sulla malattia mentale, ma anche di rielaborare la loro esperienza personale, in quanto: madre, padre, sorella, fratello, figlia o figlio, dall’esordio della malattia all’ acuzia. Elaborazione che li porta a comprendere come vivere, nel modo migliore e possibile, il qui e ora. Vivere il quotidiano con competenza e rispetto della persona sofferente. Un malato psichico è innanzitutto una persona, un soggetto che ha una malattia. Un disagio spesso incomprensibile, complesso, che differentemente da quelle fisiche su cui si può intervenire: operando, ingessando, medicando e giungere ad una guarigione, non possiamo affermarlo altrettanto nella malattia mentale. Il disagio non è fisico, ma mentale.

La relatrice ha sottolineato anche l’importanza del rispetto della propria persona e dei proprio desideri, come familiare. E’ fondamentale riuscire ad estrapolare momenti per se stessi evitando di essere fagocitati dal disagio, annullandosi come persona.

Personalmente posso dire che in queste tre serate sono stati portate alla luce le problematiche giovanili e non, ma soprattutto sono stati consegnati dei suggerimenti, dei consigli per le famiglie. Il più urgente, a mio avviso, è stato e rimane: fatevi aiutare, si può evitare le acuzie, la cronicizzazione.

La programmazione degli interventi sul disagio psichico, si concluderà domenica 15 ott. presso il teatro S.Carlo di Mariano C.se, ( di fianco al Comune) con il gruppo teatrale Apnea Cerebrale. Una rappresentazione che vede attori di ottima preparazione, alcuni utenti e altri cittadini che presenteranno: “Non vedo l’ora di vederti alzare da quel divano”

Consiglio a tutti di partecipare, è gratuito e molto piacevole.

Vorrei ringraziare, pubblicamente, tutte le persone che hanno seguito le serate, le suore che ci hanno ospitato, i relatori con la loro professionalità e chiarezza, ma non per ultimo, i volontari Asvap 6 che, nel limite delle loro possibilità, sono presenti e attivi.